Antica Sartoria Napoletana : Frasi e Anedotti Famosi- Sartoria Cacciapuoti
by Carmen Guarino in sartoria napoletana 0 comment

5 aneddoti sulla sartoria napoletana. Frasi, detti e storie raccontano di una tradizione nata umile, nelle botteghe, ma che ha saputo imporsi in tutto il mondo, diventando uno standard di eleganza.

Abbiamo raccolto cinque frasi che conducono nel cuore della sartoria napoletana. Tra detti, aneddoti e verità di ieri e oggi, emerge un quadro che getta luce su una professione, quella del sarto, che sa sovrapporsi in modo magico al pittore, al confessore e al barbiere di fiducia, alla “innamorata”.  Scopriamole insieme in quest’articolo.

«L’umiltà che diventa eleganza e stile»

Quella dell’antica sartoria napoletana è innanzitutto una storia di straordinaria umiltà. Un sentimento che caratterizzava i primi maestri di bottega che, con il sudore della fronte e la qualità del loro lavoro, hanno creato standard di stile riconosciuti in tutto il mondo. Nei secoli, la sartoria napoletana ha sempre attinto alla storia degli umili, per cercare nuove ispirazioni. Un esempio, sono le asole aperte sulle maniche. Oggi un vezzo di stile, le asole aperte nascono dagli chauffer. 

Nel secolo scorso, quando solo i nobili potevano permettersi un’automobile, gli autisti indossavano un abito che risultava scomodo per svolgere mansioni quotidiane, come pulire il vetro dell’auto. Avevano dunque preso l’abitudine di aprire le asole, così da poter tirare su le maniche delle giacche e non sporcarle. I sarti napoletani, con la loro maestria, hanno poi lavorato su questo dettaglio, nato per un’umile necessità, per trasformarlo in uno straordinario simbolo di eleganza.

«La sartoria napoletana cambia per non cambiare»

L’arte della sartoria napoletana non è vittima dell’incedere del tempo. Le qualità che la contraddistinguevano, e che erano amate mezzo secolo fa, sono le stesse che la fanno amare oggi in tutto il mondo. 

Nel corso di un secolo, la sartoria napoletana ha saputo prendere spunto dalla moda del momento per essere al passo con i tempi . Tuttavia, è sempre rimasta fedele alla sua storia: è cambiata senza perdere l’anima. Proprio come il popolo napoletano che, nei secoli, malgrado invasioni e conquiste straniere, ha saputo conservare una sua forte e chiara identità.

sarto

«L’abito “pittato” addosso»

C’era una gara alla quale erano soliti partecipare i più grandi sarti napoletani: vinceva chi fosse riuscito a creare un abito  impiegando meno tessuto. L’obiettivo era dimostrare di essere capaci di eliminare orpelli inutili, per far aderire in modo perfetto la giacca alla fisionomia del cliente che l’avrebbe indossata. I sarti napoletani si sono specializzati proprio nella creazione di abiti “attaccati addosso al cliente”, raggiungendo un equilibrio magico tra aderenza e comfort. L’abito su misura è quello “pittato addosso al cliente”: come un pittore, il sarto napoletano mostra la sua maestria quando dipinge l’abito usando il corpo del cliente alla pari di una tela.

«La paura di non essere capiti»

La paura fa Novanta, come da tradizione della tombola napoletana. La paura è il sentimento che da sempre accompagna il lavoro del sarto. In particolare, il timore di non essere capito dal cliente. Il valore dell’artigianalità non è sempre chiaro a tutti, così come non tutti apprezzano un’opera d’arte quando vi si trovano di fronte

Il sarto lavora con questa paura, che è poi anche un grande sprone a perfezionare sempre di più la propria arte. Gli artigiani più abili hanno allora saputo trasformarsi in bravi consulenti e venditori, sviluppando la capacità di accompagnare i clienti in un viaggio alla scoperta di se stessi, del proprio corpo, e dei segreti della sartoria napoletana. 

«Il sarto migliore è quello che scegli»

Chi è il sarto più bravo? È una domanda che ricorre spesso nel settore della sartoria napoletana, dove competono tanti campioni. Eppure, il quesito parte da una premessa sbagliata. Il sarto più bravo non è infatti quello di grido o che ha il brand più riconosciuto, ma quello scelto dal cliente. 

La relazione che si instaura tra il sarto e il cliente è infatti esclusiva. Assomiglia, per certi versi, al rapporto che si crea fra una persona e il suo barbiere, o con l’amico o il prete con “a’nnammurata”, con i quali ci si confida. Si tratta di una relazione in continua evoluzione che si costruisce attorno alla parola “fiducia”.

Sartoria Cacciapuoti lavora per coniugare la tradizione dell’antica sartoria napoletana alla modernità. Prendi un appuntamento su misura per conoscere le nostre offerte.

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